Si è svolto sabato 2 aprile nella sala Alesini dell’Ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno, il convegno regionale “Impatto della pandemia sulla prevenzione e cure delle neoplasie in Umbria” organizzato dalla rete di associazioni “Insieme! Umbria contro il cancro”.
Regione Umbria, direzione strategica e ospedaliera dell’Azienda Usl Umbria 2 e associazioni si sono confrontati sulle risposte assistenziali in favore dei pazienti oncologici garantite dal sistema sanitario regionale nel corso della lunga emergenza sanitaria.
Dai programmi di screening e cura alle attività chirurgiche, mediche e radioterapiche, l’Umbria, come riconosciuto dall’indagine nazionale dell’Agenas, è la realtà che ha saputo reagire meglio alle criticità nel corso di questi due anni, collocandosi ai vertici in termini di risposta assistenziale e di cura.
“Anche durante la fase più critica del lockdown e della prima ondata – spiega il direttore generale dell’Azienda Usl Umbria 2 dott. Massimo De Fino – seppur con grandi difficoltà abbiamo sempre garantito tutte le attività di prevenzione e screening e tutte le visite oncologiche. Il riconoscimento del rapporto dell’Agenas, Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali, conferma lo sforzo straordinario delle nostre strutture e dei nostri sanitari e la scelta assunta dalla Regione Umbria e dalle quattro Aziende Sanitarie di assicurare la massima priorità ai bisogni di cura degli assistiti affetti da patologie oncologiche. L’Umbria, quindi – prosegue il manager sanitario – è stata tra le poche realtà in Italia a non abbassare la guardia e a garantire sempre e comunque cure e assistenza ai pazienti più fragili. Da questa importante base di partenza intendiamo ripartire, terminato lo stato di emergenza, con progetti concreti per potenziare ulteriormente la rete oncologica regionale. Integrazione tra territorio – ospedale, investimenti in tecnologie e professionalità, collaborazione tra strutture e aziende, percorsi di cura protetti e dedicati e rapporto virtuoso con le associazioni che – conclude il dott. De Fino – rappresentano un patrimonio in termini di sostegno e vicinanza ai malati e ai nostri servizi sono le linee guida della nostra azione per il futuro”.
Il direttore sanitario della Usl Umbria 2 dott.ssa Simona Bianchi, intervenendo al convegno, ha esplicitato i progetti già avviati dall’azienda sanitaria, in particolare l’impegno nelle campagne regionali di screening, il progetto pilota regionale per la prevenzione del carcinoma delle cervice uterina in corso in Valnerina, le attività di integrazione, nel Ternano, tra le strutture territoriali, i Pes (Punti di Erogazione Servizi) e i reparti oncologici dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria”, il percorso protetto per i pazienti oncologici finalizzato alla distribuzione diretta dei farmaci.
“In questa occasione – ha affermato la dott.ssa Bianchi in apertura dei lavori – è doveroso ribadire il grande ruolo che riveste il volontariato come componente indispensabile per lo sviluppo di un sistema complesso come quello sanitario. Da rimarcare inoltre l’ottimo risultato conseguito dalla Regione e dall’Azienda Usl Umbria 2 nel salvaguardare i percorsi oncologici” – ha proseguito il direttore sanitario. “Siamo infatti ai primi posti per la minore riduzione di attività durante l’epidemia Covid, nonostante le difficoltà”. La dott.ssa Bianchi ha infine evidenziato “l’importanza della presenza di un Registro tumori in Regione”.
Il direttore dell’ospedale” San Giovanni Battista” di Foligno dott. Mauro Zampolini ha ripercorso le principali tappe dei lunghi mesi di emergenza pandemica sottolineando l’impegno decisivo dei professionisti ospedalieri per continuare a fornire risposte di qualità ai pazienti non Covid, in particolare all’utenza più debole e fragile come quella oncologica. “Impegno – ha sottolineato il dott. Zampolini – che ancora oggi prosegue senza sosta in questa fase di recrudescenza dell’infezione”.
La direzione strategica della Usl Umbria, in questa giornata importante di confronto e di riflessione, ha evidenziato il contributo fondamentale di supporto alle istituzioni sanitarie e alla rete oncologica regionale, delle associazioni e dei tanti volontari che in tutte le aree territoriali dell’azienda, da Terni a Foligno, da Narni e Amelia a Spoleto, Orvieto e alla Valnerina, hanno garantito e garantiscono ogni giorno presenza costante, attenzione, impegno, dedizione. Un patrimonio di grande valore che rappresenta un elemento decisivo per compiere insieme un ulteriore salto di qualità, progettare e costruire insieme una risposta più forte e diffusa in termini di prevenzione e cura.
fonte: Usl Umbria 2