Video tratto dal canale YouTube dell’Ospedale di Perugia
Il 17 novembre ricorre la Giornata Mondiale della Prematurità promossa in Italia dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN). Il claim dell’edizione 2021 è “Zero separation. Agiamo adesso. Non separare i neonati prematuri dai loro genitori” per difendere il ruolo prioritario di mamma e papà, ancor di più in periodo Covid.
“Come tutti sapete la pandemia ha imposto uno stop nella vita quotidiana, ma anche in molti settori della medicina – spiega la dottoressa Troiani – Il nostro Reparto, invece, ha continuato incessantemente a lavorare perché l’incidenza della prematurità è rimasta invariata all’era pre-Covid. Se è vero per tutti noi operatori che in questi lunghi periodi la famiglia è parte fondamentale della terapia, la pandemia ha imposto l’allontanamento dei genitori dai loro piccoli bambini. Siamo stati costretti, almeno nei primi periodi, a munirci di tablet donatici dai genitori, per far vedere i loro bambini. Il senso di questa giornata è proprio quello di rimettere al centro della cura mamma e papà, di riaprire la nostra family room ai genitori perché, se devono ancora valere tutte le norme di prevenzione per l’infezione da Sars-Cov 2, dobbiamo invece tutti impegnarci nel garantire le cure migliori a questi piccoli guerrieri”.
L’accesso, per mercoledì 17 novembre, sarà libero per entrambi i genitori dalle 12.00 alle 24.00, previa esecuzione del tampone nelle 72 ore precedenti, nel rispetto delle normative anti Covid e muniti di mascherine FFP2.
La Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, quale centro HUB regionale, assiste circa 150 neonati prematuri all’anno, di cui 50 gravemente prematuri con lunghe e complicate degenze.
Per la Giornata del 17 novembre, l’Ospedale di Perugia illuminerà di viola la fontana situata nella hall dell’ingresso principale.