Afasia: La Sfida Silenziosa del Linguaggio
Nel contesto della Settimana del Cervello, l’Associazione Aita Umbria, in collaborazione con il Corso di Laurea in Logopedia dell’Università degli Studi di Perugia, proietta i riflettori sull’afasia, un disturbo che annualmente colpisce 2.000 persone in Umbria a causa di ictus e altre patologie.
L’afasia, priva letteralmente le persone delle parole. Questo disturbo del linguaggio, che affligge gli adulti, può compromettere in modi diversi la capacità di comunicare ed interagire efficacemente con gli altri.
Per dare voce a queste problematiche durante la Settimana del Cervello, l’Aita Umbria ha organizzato il convegno “Il Disturbo Afasico: La Complessità di un Mondo Senza Parole”. Questo evento, il primo del suo genere in Umbria, ha visto la partecipazione di numerosi relatori, tra cui professionisti sanitari e volontari dell’associazione, insieme a una forte presenza di studenti universitari, i quali rappresentano la futura generazione di logopedisti, figura di riferimento insieme al neurologo per chi soffre di afasia.
Tra i partecipanti al convegno, Nicoletta Pauselli e Francesca Graziani rispettivamente presidente e vicepresidente di Aita Umbria, hanno condiviso la loro esperienza e la missione dell’associazione. Pauselli, afasica anche lei, ha ribadito l’importanza di sensibilizzare la comunità sull’afasia e di offrire supporto a chi ne soffre e ai loro familiari attraverso iniziative di divulgazione scientifica e momenti di aggregazione e socializzazione.
Graziani ha evidenziato l’urgenza di affrontare il problema dell’afasia, sottolineando la sua frequenza e l’impatto devastante sulla vita quotidiana. Gli afasici, ha aggiunto, lottano per esprimere i loro pensieri, spesso incapaci di trovare le parole giuste per comunicare concetti anche banali. Attività come leggere un giornale, scrivere o semplicemente conversare con gli amici diventano imprese titaniche.
Aita Umbria, per affrontare questa sfida, offre una vasta gamma di servizi, tra cui incontri settimanali presso la Caritas diocesana di Perugia, dove vengono svolte attività terapeutiche come la musicoterapia, il movimento adattato, la lettura e l’arteterapia. L’associazione partecipa attivamente a mostre ed eventi culturali, proponendo anche incontri conoscitivi con le strutture riabilitative della regione.
La neurologa Maria Stefania Dioguardi ha chiarito la natura del disturbo afasico, sottolineando che colpisce il linguaggio e non l’intelligenza, e può essere causato da ictus, malattie degenerative o traumi. Dioguardi ha sottolineato l’importanza di considerare sia gli aspetti medici che quelli sociali e relazionali nella gestione dell’afasia.
L’ictus è la causa più comune di afasia, con almeno il 30% dei pazienti che continuano a sperimentare gravi disturbi del linguaggio anche dopo un anno. Tuttavia, il dato potrebbe essere sottostimato, poiché vi sono persone che sviluppano disturbi del linguaggio a seguito di altre patologie.
Le caratteristiche dell’afasia possono variare ampiamente da persona a persona. Alcuni afasici lottano per esprimersi, mentre altri hanno difficoltà a comprendere il linguaggio.
In conclusione, l’afasia rappresenta una sfida significativa che richiede un approccio integrato e comprensivo. Sensibilizzare la comunità, offrire sostegno e promuovere la ricerca sono passi fondamentali verso una migliore gestione di questa condizione e un miglioramento della qualità della vita per coloro che ne sono colpiti.
Per Info Aifa Umbria https://www.aitafederazione.it/aita/associazioni-regionali/umbria/