FFN-Italia nasce nell’ambito del processo di regionalizzazione promosso da FFN globale, nella consapevolezza che solo a livello locale possono delinearsi le alleanze multidisciplinari più efficaci ed i cambiamenti politici più utili al conseguimento di cure di elevata qualità.
FFN-Italia vuole richiamare l’attenzione dei professionisti e degli amministratori sulla necessità di ottimizzare la gestione clinico-assistenziale delle persone con frattura da fragilità nel nostro Paese, sostenendo le azioni e gli interventi più appropriati per la realizzazione delle sue fasi fondamentali:
• l’assistenza multidisciplinare integrata per la gestione del paziente in fase acuta;
• la riabilitazione e l’assistenza continuativa per il recupero funzionale ottimale in fase post-acuta;
• la prevenzione efficace della ri-frattura, basata su interventi farmacologici e non-farmacologici a scopo anti-fratturativo ed anti-caduta;
• la costituzione di alleanze tra Società Scientifiche ed enti professionali per promuovere un cambio della Health Policy che crei i presupposti di percorsi sanitari specifici.
Le fratture da fragilità ed, in particolare, quelle del femore, rappresentano una preoccupante “epidemia” in gran parte associata all’invecchiamento della popolazione.
Nel 2017, nel nostro Paese, le sole fratture di femore hanno colpito oltre 103.000 persone. Le conseguenze cliniche e socio-economiche delle fratture di femore da fragilità sono molto preoccupanti. Il 20% circa di questi pazienti perde la vita nell’arco dell’anno successivo all’evento traumatico e, ad un anno dall’evento traumatico, oltre due terzi dei sopravvissuti non recupera il precedente livello di indipendenza. La disabilità residua ad una frattura femorale comporta, in un quarto dei casi, la necessità di assistenza domiciliare o istituzionale continuativa. Nell’anno che segue la prima frattura è, inoltre, estremamente elevato il rischio di frattura del femore controlaterale. Il costo sociale e sanitario derivante dalle fratture da fragilità è elevatissimo per la collettività, stimabile in circa 10 miliardi di Euro all’anno in Italia.
FFN-Italia vuole essere una opportunità di confronto e di crescita culturale per tutti i professionisti coinvolti nel percorso di cura delle persone con frattura da fragilità intende promuovere l’acquisizione di competenze specifiche per la prevenzione e cura delle fratture da fragilità, aspira a promuovere lo sviluppo e l’adozione di modelli organizzativo-assistenziali interdisciplinari dedicati e flessibili in rapporto alle differenti e variabili esigenze delle persone a rischio di fratture da fragilità.
Lo scopo del congresso, svoltosi a Perugia lo scorso fine settimana, è proprio quello di richiamare l’attenzione dei professionisti, dei cittadini e degli amministratori, sulla necessità di un cambiamento di passo, in cui è fondamentale essere tempestivi nell’offerta di cure appropriate ed al tempo stesso flessibili ai bisogni emergenti dei soggetti con cadute e fratture da fragilità.
Un cambiamento basato su azioni concrete, necessariamente di tipo interdisciplinare, sempre centrate sui pazienti, a partire dal ricovero (fase acuta), attraverso i processi di recupero funzionale e di prevenzione delle rifratture, fino al rientro ed al monitoraggio al domicilio. Un cambiamento condiviso tra pazienti, professionisti, relative società scientifiche, per promuovere all’unisono l’adozione ed il sostegno di percorsi di cure integrate per la prevenzione delle fratture da fragilità.
Ai nostri microfoni si sono alternati professionisti ed esperti, primo
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