Il tema dei vaccini è sempre un tema controverso, che spesso crea divisioni e confusioni. Lo abbiamo visto con il Covid e lo viviamo costantemente quando si parla di Vaccinazioni obbligatorie.Noi di Medicina & Cure abbiamo voluto affrontare l’argomento parlando con il Professor Stefano Perito, professore associato di microbiologia clinica dipartimento di Medicina presso l’Università degli Studi di Perugia. Il Professor Perito attraverso cenni storici, esempi concreti e spiegazioni tecniche, ci ha accompagnato in questo viaggio, entrando nei dettagli e specificando come la corretta informazione giochi un ruolo fondamentale nella diffusione dei vaccini.Inoltre abbiamo chiesto al Professore come tutelarci prima di un viaggio all’estero, parlando di vaccinazioni obbligatorie e consigliate, a seconda della meta del nostro viaggio, consultabili sui siti del Ministero degli Esteri e del Ministero della Salute.
Professore grazie per essere con noi, inziamo parlando del rapporto tra Stato e Cittadino quando si parla di salute:
“Lo Stato ha il dovere di garantire la tutela della salute di tutti i cittadini, sia salvaguardando l’individuo malato che necessita di cure, sia tutelandol’individuo sano. L’articolo 32 della costituzione italiana, dice che la repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Cosa sono le vaccinazioni?
“Le vaccinazioni rappresentano uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione delle malattie infettive (notizia di pochi giorni fa, sono allo studio vaccini contro i tumori ed infarto) e riduzione della loro diffusionenella popolazione.”
Che valore hanno i vaccini?
“I vaccini hanno un valore clinico epidemiologico , perché riducono l’incidenza delle malattie infettive e le loro complicazioni; Un valore economico, perché permettono un risparmio sia sui costi diretti che indiretti; Un valore sociale perché proteggono il singolo della collettività ed inoltre inducono la cosiddetta Immunità di gregge.”
Spesso si parla di immunità di gregge. Cosa si intende?
“Con l’espressione immunità di gregge, o immunità di gruppo, si intende quel fenomeno per cui, una volta raggiunto un livello di copertura vaccinale (per una determinata infezione) considerato sufficiente all’interno della popolazione, si possono considerare al sicuro anche le persone non vaccinate.Il motivo è chiaro. Essere circondati da individui vaccinati e dunque non in grado di trasmettere la malattia è determinante per arrestare la diffusione di una malattia infettiva. La soglia di copertura vaccinale raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per raggiungere la c.d. immunità di gregge è pari al 95%. Se la quota di individui vaccinati all’interno di una popolazione raggiunge questo valore, si arresta la circolazione dell’agente patogeno. Il raggiungimento di tale soglia consente,quindi, di tutelare anche i soggetti fragili che, a causa delle loro condizioni di salute, non possono essere vaccinati.”
Quali requisiti deve avere un vaccino ideale?
“Il vaccino ideale dev’essere efficace, sicuro ed immunogeno è quello che contemporaneamente soddisfa le seguenti condizioni: É efficace nella prevenzione della malattia o nella riduzione della sua gravità;fornisce una protezione che dura nel tempo; Immunogeno, sviluppa l’immunità con un numero minimo di somministrazioni; sicuro, non causa effetti collaterali o ne causa di trascurabili;mantiene la stabilità chimica durante la conservazione;può essere prodotto su larga scala; ha un costo accessibile per il target che lo dovrà utilizzare.”
Che cos’è questa immunità?
“L’immunità può essere innata o acquisita. L’innata a sua volta può essere costitutiva ( quella che ereditiamo dai nostri genitori) e inducibile. L’acquisita può essere attiva o passiva.
L’attiva a sua volta può essere
-naturale (è la protezione che abbiamo dopo aver superato una malattia)
-artificiale (la otteniamo quando preventivamente con i vaccini).
L’immunità passiva a sua volta può essere:
-naturale ( è data dagli anticorpi che dalla madre passano al feto , Le IgG attraverso la placenta e le IgAs secretorie attraverso il latte materno),
-artificiale è data dai sieri immuni (che sono anticorpi).”
Quando è stato scoperto il primo vaccino?
“Fu Edward Jenner fu il primo ad usare un vaccino (contro il vaiolo nel 1796, prelevando il virus del vaiolo dalle vacche (da qui il nome vaccino) ultima infezione di vaiolo si verificò in Somalia, il 26 ottobre 1977. Non avendo trovato casi negli anni successivi, il 9 dicembre 1979, i membri della Commissione globale per la certificazione dell’eradicazione del vaiolo poterono dichiarare la malattia sradicata dal mondo. Una vittoria ufficialmente confermata alla 33/ma Assemblea mondiale della sanità, maggio 1980. Dal momento che il vaiolo è causato da un virus, il trattamento con antibiotici non è efficace e l’unico modo per sconfiggerlo è rappresentato dalla vaccinazione, che, in Italia, è stata sospesa nel 1977 e definitivamente abrogata nel 1981…”
Tutte le altre domande potete trovarle nell’intervista.
Il Professor Perito resta a completa disposizione della redazione di Medicina & Cure per rispondere a tutte i vostri quesiti.