Umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità. Iniziamo da questi sette principi fondamentali del movimento internazionale di Croce Rossa per descrivere il valore umano, sanitario e sociale della modalità più diffusa nel mondo di fare volontariato e del quale il Corpo delle Infermiere Volontarie è una delle miglior espressioni.
Da anni questo è anche il mio modo di fare volontariato, in qualità di Direttore didattico e docente dei relativi corsi che si svolgono in Umbria. Conoscere così da vicino questa realtà è stata una piacevole scoperta, che è giusto far conoscere, invitando tutte e tutti gli interessati ad avvicinarsi a questo nobile modo di praticare la solidarietà.
II.VV., LA STORIA
Ma procediamo per ordine. Era il 24 giugno 1859 e nel corso della 2° guerra di indipendenza italiana, a Solferino, si consumava una delle battaglie più sanguinose del XIX secolo: trecentomila soldati si scontrarono, lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi. Il primo piccolo ospedale si trovava a Castiglione delle Stiviere, a sei chilometri da Solferino, dove in soli tre giorni arrivarono circa novemila feriti.
Jean Henry Dunant, imprenditore svizzero che si trovava lì per affari, descrisse così la situazione: «Depositati, fianco a fianco (…). Non hanno nemmeno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. (…) implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle convulsioni che termineranno con il tetano e la morte». Tornato a casa, dai ricordi di questo orribile spettacolo, maturò l’idea di creare una squadra di volontari preparati per intervenire nei teatri di conflitto.
Dal Convegno di Ginevra del 1863 nacquero così le Società Nazionali di Croce Rossa e la quinta a formarsi fu proprio la Croce Rossa Italiana (CRI). Risale invece al 1908 la nascita ufficiale del Corpo Infermiere Volontarie (II.VV.), comunemente dette Crocerossine, con un corso tenuto a Roma e frequentato da circa 250 donne.
LE II.VV. OGGI
Cosa rappresentano oggi le II.VV. ce lo spiega Paolo Scura, Presidente del Comitato Regionale Umbria della CRI. «Il Corpo delle II.VV. da sempre rappresenta per la nostra organizzazione una delle punte di eccellenza nel campo degli interventi nei quali la Croce Rossa è chiamata a operare, sia nell’ambito civile sia militare. Concretamente la professionalità e la dedizione che le caratterizza, anche durante l’emergenza pandemica che abbiamo vissuto, hanno permesso alla CRI di intervenire per soddisfare bisogni che altrimenti sarebbero diventati gravi carenze, non solo dal punto di vista associativo, ma in alcuni casi anche sanitario».
Alla Ispettrice Regionale II.VV. Cinzia Venturi ho chiesto invece in quali contesti può operare una Crocerossina e con quali mansioni. Questa la sua risposta: «Le II.VV. della CRI sono presenti su tutto il territorio nazionale e svolgono attività sia in ambito civile sia nelle forze armate. Le attività delle II.VV. si svolgono sia in ambito ordinario sia in emergenza, in maniera volontaria e sempre all’interno di una organizzazione di CRI, o in ausiliaria con le forze armate. Da sempre eventi come terremoti, alluvioni, conflitti bellici, interventi di Protezione Civile, hanno visto il contributo delle Crocerossine. A seconda delle disponibilità, le II.VV. possono prendere parte a molteplici missioni, in campo nazionale e internazionale».
All’Ispettrice Venturi ho chiesto anche cosa prova una Crocerossina nel far parte del Corpo delle II.VV. della CRI. «Essere un’infermiera volontaria della CRI è uno stile di vita, è un bisogno che cresce quotidianamente. Mettersi al servizio dei più fragili fa parte della mia professione perché sono un’infermiera, amo la mia professione, ma da quando sono una Crocerossina la amo molto di più».
I REQUISITI NECCESSARI
Veniamo ora ai requisiti necessari per diventare Infermiera Volontaria della CRI, che sono i seguenti: sesso femminile, età compresa tra i 18 e i 55 anni, diploma di scuola superiore, cittadinanza italiana.
Per accedere al Corpo delle II.VV. è necessario frequentare uno specifico percorso formativo, che in Umbria viene attivato annualmente. Per accedervi o chiedere informazioni, è possibile inviare una mail all’indirizzo isp.umbria@iv.cri.it, oppure telefonare al numero 075/5729953.
Per chi non ha i requisiti, la CRI offre comunque diverse altre opportunità di volontariato, sia in forma continuativa sia temporanea, in occasione di emergenze. È altresì possibile dare la propria disponibilità per il volontariato d’impresa, per offrire la possibilità alle aziende di impiegare persone in stato di vulnerabilità, oppure conoscere l’esperienza del Servizio Civile. Tutte le informazioni sono disponibili al sito internet www.cri.it
Ci vediamo in Croce Rossa e… buon volontariato a tutti!