Lo scorso 1° aprile, su tutto il territorio nazionale si sono svolte delle manifestazioni di sensibilizzazione sull’udito orientate alla prevenzione dei danni da rumore in età scolastica.
La manifestazione è stata organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) insieme alla Società Italiana di Audiologia e Foniatria (SIAF) e a 23 Associazioni, senza fini di lucro e operanti sul territorio nazionale, di persone con deficit uditivi e dei loro genitori o familiari. Hanno aderito alla giornata molti reparti ospedalieri e universitari, oltre a numerose postazioni ambulatoriali territoriali del SSN e strutture specialistiche private.
Per questa iniziativa orientata al benessere degli studenti sono stati chiesti il patrocinio del Ministero della Salute, l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica nonché il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione e della Federazione Nazionale dell’ordine dei Medici e degli Odontoiatri (FNOMCEO).
IPOACUSIA, I DATI
La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, in un report del 2021, stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che essa si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti circa. Fra di essi si annoverano 34 milioni di bambini. È considerata la terza o quarta causa di invalidità a seconda della regione geografica e della età. In Italia, secondo i dati ISTAT, circa il 12% della popolazione ne è affetto.
Le conseguenze di una sordità non trattata sono devastanti: mancato o ritardato sviluppo del linguaggio nel bambino, deficit cognitivi, difficoltà relazionali e lavorative, isolamento sociale, disturbi comportamentali.
Tra le cause più frequenti, oltre a fattori genetici, infettivi, farmaci ototossici, età, soprattutto nei paesi più industrializzati, vi è l’esposizione prolungata a suoni o rumori forti in ambito lavorativo o ricreativo. Negli Stati Uniti e nei paesi più industrializzati, circa il 20-25% delle ipoacusie è riconducibile alla esposizione ai rumori. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nelle nazioni industrializzate oltre il 50% delle persone di età compresa tra 12 e 35 anni ascolti musica a volumi che possono mettere a rischio il proprio sistema uditivo. Ascoltare musica per 15 minuti con un apparecchio audio ad una intensità di 100 dB vuol dire esporsi agli stessi danni che un lavoratore dell’industria subisce per una esposizione a 85 dB per 8 ore. Sempre secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità, circa il 60% delle ipoacusie potrebbero essere prevenute mediante apposite strategie come vaccinazioni di massa contro rosolia e meningite, terapia adeguata delle infezioni dell’orecchio e protezione dalla esposizione ai rumori. Pertanto, è importante conoscere questa comune causa di sordità per attuare efficaci strategie di prevenzione e proteggere l’udito per l’intero arco della vita. Nello specifico, è di fondamentale importanza imparare ad ascoltare in maniera sicura suoni e musiche sin dalla giovane età per proteggere l’udito da possibili danni.
STRUTTURA COMPLESSA DI OTORINOLARINGOIATRIA: INIZIATIVE E PROGETTI
La struttura complessa di otorinolaringoiatria dell’ospedale Santa Maria della Misericordia ha organizzato, nel pomeriggio del 1 aprile (dalle ore 15.00 alle ore 19.00), un ambulatorio di screening audiologico gratuito per tutti gli studenti che lo hanno richiesto, in quanto portatori di difficoltà o disturbi uditivi di recente insorgenza oppure perché abitualmente esposti all’ascolto di musica ad elevati livelli di volume.
La struttura complessa di otorinolaringoiatria è particolarmente interessata alle tematiche connesse ai deficit uditivi. Essa è tra l’altro coinvolta in un progetto della regione Friuli Venezia Giulia denominato A.BA.CO. (Abbattimento delle Barriere Comunicative) promosso dall’ Ufficio Disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dedicato al miglioramento della comprensione delle lezioni orali per studenti con difficoltà uditive mediante la sperimentazione di un sistema intelligente di sottotitolazione che possa facilitare l’ascolto e la comprensione degli insegnamenti orali nelle scuole superiori e nelle università. I risultati della sperimentazione, condotta in quattro aule della nostra università, verranno presentati possibilmente entro l’estate 2022.