Abbiamo intervistato Laura Barese, presidente dell’associazione Gli Amici della Vista ODV, per conoscere meglio questa realtà e le sue importanti iniziative di prevenzione sul territorio.
Buongiorno Laura, ci racconta l’associazione? Quali sono i suoi obiettivi?
La nostra associazione è costituita da volontari. Siamo persone con diverse professionalità: ci sono ottici, oculisti, io sono una farmacista, e ognuno di noi mette a disposizione il proprio tempo per divulgare la conoscenza e la prevenzione delle malattie della vista, consci del fatto che le periodiche visite di controllo per bambini, giovani, adulti e anziani sono fondamentali, poiché molte malattie dell’occhio si manifestano solo tardivamente quando il danno è avanzato.
Promuoviamo la prevenzione organizzando giornate di screening, incontri con medici di base e appuntamenti di confronto tra gli oculisti.
La nostra, come tutte le associazioni, è costituita da Presidente, Segretario, Tesoriere e Consiglieri, ma siamo affiancati da un Comitato Scientifico costituito da medici della clinica oculistica di Perugia: sono loro che ci danno le indicazioni su quelle che sono le patologie oculari su cui promuovere azioni in termini di prevenzione.
Grazie a loro abbiamo iniziato uno screening sul glaucoma attraverso la misurazione della pressione oculare; il glaucoma è una malattia che colpisce i nervi ottici e che, se non diagnosticata e trattata, porta a cecità.
Abbiamo acquistato uno strumento – un tonometro portatile – grazie al quale riusciamo a valutare appunto la pressione oculare e a dare indicazioni su quello che deve essere il passaggio successivo di chi si avvicina ai nostri stand: se fare una visita oculistica più approfondita oppure fare il controllo annuale, comunque consigliato anche in assenza di patologia.
La nostra squadra per lo screening è costituita da chi si occupa dell’accoglienza e da un operatore che misura la pressione oculare; al termine della procedura c’è il colloquio con l’oculista; non è quindi un valore dato a caso, ma una vera, anche se breve, consulenza medica.
Purtroppo, a causa della pandemia abbiamo ridotto moltissimo le nostre attività proprio perché non era possibile garantire la sicurezza, né per gli operatori né per chi si sarebbe avvicinato ai nostri stand.
Come si sostiene l’associazione?
Noi ci manteniamo grazie alle donazioni. Per esempio, un nostro Socio Benemerito ci ha donato i regali del suo settantesimo compleanno: agli invitati alla sua festa ha chiesto di fare una donazione all’associazione. È stato un gesto davvero molto generoso, come quello di tanti amici che ci sostengono.
Il sostegno ci arriva poi da aziende farmaceutiche che riconoscono il valore del lavoro di giovani oculisti, che sosteniamo nel potenziamento della loro formazione.
Qual è il riscontro a questi appuntamenti di screening, c’è partecipazione?
Sì, molta. Devo dire che ogni anno un numero sempre crescente di persone si avvicina ai nostri stand. Nel 2021 l’unica nostra attività è stata la partecipazione agli Avanti Tutta Days – manifestazione che abbiamo reputato sicura per effettuare gli screening, grazie all’organizzazione che garantiva ingressi contingentati e controllati. Durante queste giornate abbiamo riscontrato un aumento importante di persone rispetto al 2020: in tre giorni abbiamo avuto oltre 200 contatti. Altro dato interessantissimo è la richiesta di nuovi tipi di controllo, per esempio il controllo della vista per i bambini o uno screening sulla miopia. A breve, in occasione del prossimo incontro con il Comitato Scientifico, parleremo anche di queste nuove richieste.
Da quanto mi dice la popolazione è più informata sia sulle problematiche della vista sia sull’importanza della prevenzione.
Sì, persone che avevano già partecipato agli screening sono tornate a distanza di un anno. C’è stato chi si è fermato per curiosità, chi aveva già avuto una diagnosi di glaucoma e ha chiesto di fare un controllo, chi invece ci ha chiesto di fare anche altri screening.
Molti approfittano di questi momenti per cercare di avere indicazioni sulla prevenzione in generale e capire se poi richiedere una visita specialistica o meno. Quindi sì, la popolazione vuole informarsi, capire a chi rivolgersi, quali le strutture attive sul territorio e anche questo sarà un tema da discutere con il Direttivo dell’Associazione e il Comitato Scientifico.
Per il 2022 avete in programma nuovi appuntamenti, Covid permettendo?
Sì, facciamo parte della Rete del Sollievo della città di Perugia e del gruppo Doniamoci, che riunisce più associazioni impegnate in progetti comuni per testimoniare solidarietà, dedizione al prossimo e diffondere sempre più il concetto di dono; come loro, siamo convinti che insieme si possa fare di più e meglio, pertanto – Covid permettendo – parteciperemo a tutte le manifestazioni che potranno essere organizzate. Vogliamo anche attivare una serie di giornate di screening sul glaucoma nelle residenze sanitarie assistite.
I progetti da realizzare sono tantissimi: vorremmo anche entrare nelle scuole, vista la richiesta di visite specifiche, ma sono progetti realizzabili solo con un certosino lavoro di organizzazione e un grande impegno da parte dei volontari.
Amici della Vista Onlus
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