«Siamo un sindacato di proposta e non di protesta» ci spiega subito il dottor Augusto Luciani, Presidente di Federfarma Umbria.
Federfarma è la Federazione Nazionale Unitaria Titolari di Farmacie che rappresenta oltre 16.000 farmacie private italiane convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e in Umbria – tra le provincie di Perugia e Terni – conta 230 farmacie iscritte.
«Il sindacato dei titolari di farmacie serve a tutelare gli interessi economici e morali delle farmacie e svolge un ruolo di collegamento importate con le istituzioni e la Regione. Il tutto per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini e offrire loro servizi, in particolar modo in questo periodo storico. Le farmacie hanno aumentato i tempi di apertura ed effettuano tamponi e vaccinazioni, svolgendo un grande lavoro di screening per la regione Umbria, che è stata la prima in Italia ad arrivare alla cosiddetta immunità di gregge» prosegue il dottor Luciani.
IL RUOLO SOCIALE DELLA FARMACIA
La storia di Federfarma nazionale inizia 52 anni fa: nel 1969 vennero riuniti i due sindacati, uno per il centronord e un altro per il centrosud, già esistenti, creando così un’unica associazione nazionale. Oggi la federazione si articola in Unioni Regionali e Associazioni Provinciali: da questi due livelli di organizzazione territoriale deriva la struttura centrale.
Ogni giorno entrano nelle farmacie italiane circa quattro milioni di persone e almeno una volta al mese tutti i cittadini si rivolgono al professionista dietro il banco; in 800.000 si recano ogni giorno in farmacia per consulenze sulla salute: questi dati dimostrano l’importanza del ruolo sociale della farmacia e la sua presenza costante nella quotidianità degli italiani. Da sempre è la prima porta di accesso sanitaria che i cittadini incontrano e proprio in questo momento sta cambiando pelle con importanti novità.
«Stiamo provvedendo a implementare i nostri servizi con vaccinazioni, tamponi e con la telemedicina (holter ed elettrocardiogramma). Saranno infatti presenti degli infermieri all’interno dei locali per i servizi infermieristici di base, come piccole medicazioni e primo soccorso. Questo presidio ha come obiettivo principe quello di alleggerire l’accesso al pronto soccorso: la nostra aspirazione è diventare un punto di riferimento per i codici bianchi. Ci stiamo lavorando con la Regione Umbria proprio in questi giorni e ciò sarà possibile verso l’inizio del 2022. È un’esigenza fondamentale, soprattutto nei piccoli borghi dove gli ospedali sono lontani: il cittadino così avrà la possibilità di avere un servizio importante anche sotto casa sua» illustra il presidente.
FARMACASH, LA RIVOLUZIONE
Ma la rivoluzione delle farmacie non si ferma qui. Un progetto unico a livello nazionale è Farmacash, basato sulla diffusione di sportelli automatici all’interno delle farmacie, nato proprio in Umbria.
«Verranno installati dei bancomat dove, con il contante messo a disposizione dalle farmacie stesse, sarà possibile fare prelievi, pagare bollettini, effettuare versamenti e usufruire di servizi assicurativi. La prima macchina è già operativa a Perugia e sta funzionando, per questo siamo fiduciosi. Sempre fondamentale sarà la presenza nei piccoli, comuni dove gli sportelli bancari stanno scomparendo e gli uffici postali non sono sempre aperti» conclude il dottor Luciani.
LA FARMACIA, IL PRIMO PRESIDIO SANITARIO PER IL CITTADINO
In Italia esistono due categorie di farmacie: urbane (situate in comuni o centri abitati con popolazione superiore a 5.000 abitanti) e rurali (con popolazione non superiore a 5.000 abitanti).
Grazie a quest’ultime – che sono oltre 6.000 nel territorio – il servizio farmaceutico è assicurato anche nelle zone più piccole e nelle isole minori. Hanno un’importante funzione sociale, in quanto rappresentano spesso l’unico presidio sanitario esistente sul territorio, dove opera un professionista a disposizione degli utenti 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Proprio in queste realtà, in carenza delle strutture pubbliche, il cittadino trova nel farmacista il sanitario in grado di assicurargli senza ritardo non solo tutti i medicinali di cui ha necessità, ma anche gli eventuali interventi di prima assistenza. Il farmacista rurale, proprio per questo motivo, deve assicurare una disponibilità totale – di giorno, di notte e nelle giornate festive.
Nei piccoli comuni, con meno di 1.500 abitanti, operano 1.700 farmacie che servono circa 2.300.000 abitanti; ci sono addirittura 174 farmacie che garantiscono il servizio in comuni con meno di 500 abitanti. Esistono anche oltre 2.000 farmacie rurali sussidiate alle quali lo Stato riconosce delle agevolazioni affinché siano in grado di assicurare il servizio nelle località più disagiate, dove spesso sono l’unico presidio sanitario sempre accessibile. In Umbria sono presenti 278 farmacie (private e pubbliche) e, di queste, 129 sono farmacie rurali, di cui 124 rurali sussidiate.
Inoltre Federfarma, per essere ancora più vicina all’utente, ha rinnovato il proprio sito internet www.federfarma.it, con l’obiettivo di rendere più agevole la consultazione e ampliare i servizi offerti sia per i cittadini sia per i titolari di farmacia. Tra i nuovi servizi, la possibilità d’individuare su mappe informatizzate la farmacia più vicina, ottenendo anche il percorso per raggiungerla e i recapiti per contattarla.
Anche all’interno nel nostro magazine troverete tutte le iniziative, i servizi e soprattutto le trasformazioni che le farmacie stanno subendo in questo periodo, così da essere sempre informati sia sul carattere sanitario sia in quello organizzativo.
Federfarma Umbria
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