Dalla prima procedura di trattamento in telemedicina del febbraio 2017 – di seguito i riferimenti: www.uslumbria2.it/notizie/telemedicina-primo-intervento-in-umbria – sono passati soltanto quattro anni e la rete neurologica inter-ospedaliera di teleconsulto si è ampliata, grazie all’attività di programmazione della direzione strategica e ad un notevole impegno organizzativo degli staff sanitari, dal Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto fino a Norcia e Spoleto con il DEA del presidio San Giovanni Battista di Foligno quale riferimento in ambito aziendale.
Fin dalla sua costituzione l’Azienda Usl Umbria 2 ha fortemente creduto ed investito nel progetto che consente di semplificare il processo decisionale e supportare le scelte terapeutiche, in modo omogeneo, in tutta la rete ospedaliera. L’impegno organizzativo e professionale, con l’ausilio di tecnologie d’avanguardia, si è concentrato in particolare sulle numerose malattie tempo dipendenti di ambito neurologico ma è stato sviluppato anche in altri ambiti specialistici. Altri specialisti, come nefrologi e trasfusionisti ematologi, si stanno affacciando a questa opzione per garantire accesso alle cure tempo dipendenti sempre più equo in tutto il territorio aziendale.
Oggi, grazie al lavoro di squadra, all’Azienda Usl Umbria 2 decine di pazienti nell’ambito neurologico vengono ogni anno trattati in loco piuttosto che subire il disagio del trasferimento beneficiando del supporto di questo dispositivo e ottimizzando così le risorse disponibili. La telemedicina ha inoltre consentito di abbattere i tempi di inizio terapia, elemento fondamentale per ottenere il miglior esito.
Questa esperienza maturata negli anni ha permesso ai professionisti dell’Azienda Usl Umbria 2 di realizzare uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Frontiers in Neurology (impact factor superiore a 4).
La pubblicazione è la sintesi del lavoro dei dirigenti medici della Usl Umbria 2 Chiara Busti, Giuseppe Calabrò, Francesco Corea, Alessio Gamboni e Mauro Zampolini che hanno sviluppato un sistema di telemedicina in rete dal pronto soccorso alla neurologia cogliendo i vantaggi e ponendo le basi per un ulteriore sviluppo e diffusione.
Nell’articolo vengono quindi affrontati e discussi gli ostacoli e gli elementi che facilitano l’implementazione di questa tecnica in aree di particolare svantaggio, geografico e infrastrutturale.
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Link National library
“Telestroke: Barriers to the Transition”
Chiara Busti, Alessio Gamboni, Giuseppe Calabrò, Mauro Zampolini, Marialuisa Zedde, Valeria Caso, Francesco Corea: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34594291/
Link rivista https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fneur.2021.689191/full